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G.S. Odolese Mtb Conca d'Oro
28/04/09 24 ORE DI CREMONA: LA FORZA DEL GRUPPO.

 

Cinque anni fa, quando Odolo ospitò una delle primissime edizioni a livello nazionale, le 24 ore, affascinanti gare endurance, ancora non si erano affermate e, probabilmente, nessuno credeva che queste manifestazioni sarebbero potute entrare nel cuore degli appassionati. Ora però i tempi sono maturi e la 24 ore Cup è appuntamento ambito dai migliori team italiani; già,team, squadra, gruppo. Perchè la magia delle 24 ore è proprio il fatto di starea contatto l'uno con l'altro per più di un giorno intero, unire le proprie forze col fine unico di superarsi giro dopo giro, kilometro dopo kilometro, ora dopo ora.

Anche il Gs Odolese ovviamente, che fa del gruppo un caposaldo, ha voluto dire la sua e, dopo l'avventurosa gara di Patti, in Sicilia, è partito alla volta di Cremona ed ha affrontato la corsa con grande spirito combattivo. A tenere alti i colori giallo neri c'erano infatti ottoatleti capitanati dal forte Rudi Boschiroli: Francesco Antonazzo, Emanuele Bodei,Agostino Ferla, Claudio Giori, Alfio Vallini, Marzio Varacchi e Davide Zecchi.

 

 

TUTTO HA UN INIZIO:

Il parcheggio nei pressi della partenza, in quel di Cremona,è ancora vuoto quando giungono i primi atleti della compagine valsabbina:Giori, Vallini e Zecchi che destano dal torpore mattutino coloro che già nella serata precedente avevano raggiunto Cremona in camper: Bodei, Boschiroli e Ferla. Poco prima della partenza anche Antonazzo giunge a destinazione, mentre Marzio Varacchi causa motivi di lavoro è l'ultimo ad arrivare, nel tardo pomeriggio.

Capitan Boschiroli nel frattempo, davanti ad una fetta di torta ed un bicchiere di acqua, da le direttive tattiche ai ragazzi, scegliendo l'ordine di gara e lanciando come primo frazionista il simpaticissimo AlfioVallini.

Quando poi lo speaker scandisce il conto alla rovescia vedere Alfio nei primi cinque transitare di corsa a piedi (partenza stile LeMans) è una piacevolissima sorpresa ed il palcoscenico, per qualche minuto, daparte nostra, è tutto per lui.

Al cambio l'Odolese gioca tre assi nella manica: Boschiroli,Giori e Zecchi, che non deludono le attese e fanno segnare tempi di tutto rispetto, e vicini tra loro.

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Nel frattempo il tempo metereologico comincia a variare ed i primi nuvoloni si affacciano minacciosi, mentre è la volta di Ferla che si dimostra veloce e costante e spiana la strada ad Emanuele Bodei, storico rappresentante del gatto giallo che, pur con poco allenamento nelle gambe,lotta come un leone mai domo e, a proposito di leoni, il messinese Antonazzo è un diesel che sembra non finire mai di pedalare, ma dopo due giri passa il testimone all'ultimo frazionista: Varacchi. Il buon Marzio, giunto direttamente dal lavoro e smessi i panni di autista, si mette a guidare la bicicletta quando tutto attorno s'è fatto scuro e la prima pioggia ha cominciato a cadere:compito non facile per lui che, al buio deve affrontare i toboga del tracciato in riva al Pò, mentre il fango comincia a riempire i volti stanchi dei corridori.

 

 

SCENDONO LE TENEBRE:

In una 24 ore ci sono un'infinità di variabili non calcolabili e mille trabocchetti dietro l'angolo che, non appena le tenebre scendono, il chiarore lascia spazio al buio, sono pronti a saltare fuori come folletti impazziti. Quando si varca la mezzanotte si ha la chiara sensazione che il momento più difficile stia per arrivare; la mente è offuscata tantoquanto la vista e il mantenere la concentrazione nonostante la stanchezza diviene scoglio arduo da superare. Se ci si aggiunge un clima ostile con pioggia battente, illuminazione inesistente e fango ovunque con percorso atratti impraticabile, il disegno che ne viene fuori è al quanto infernale.

Per un attimo, soltanto per un attimo, anche i ragazzi del GS hanno avuto una sorta di calo motivazionale, un attimo di sconforto dettato da un insieme di fattori sfavorevoli: l'essere scivolati fuori dai primi dieci di categoria (precipitando sino alla 12esima posizione dopo essere stati alungo ottavi), il freddo e la pioggia copiosa, il pericolo di farsi male dettato dal fondo scivoloso e dalla visibilità praticamente nulla. Essendouomini hanno reagito come tali, mostrando le loro emozioni, le loro fragilità,le loro insicurezze.

Solo un attimo, solo un attimo, dopo di che la grinta è tornata in loro, grazie all'opera conciliatoria di capitan Boschiroli che chiedeva alla coppia Antonazzo-Varacchi di compiere uno sforzo maggiore nelle ore notturne, aiutati da un'illuminazione certamente migliore degli altri sei componenti, in cambio del riposo mattutino, quando gli altri sei avrebbero venduto cara la pelle alla ricerca del recupero.

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Menzione particolare per Francesco 'Franz' Antonazzo che dimostra la sua grande disponibilità, un immenso spirito di sacrificio e, con il suo ritmo regolare, permette al gruppo di recuperare.Marzio Varacchi è stanco, il mal di testa lo tormenta; la sofferenza si legge in volto, ma caricato dalle ilari battute dei compagni di squadra, esce dal camper e si getta verso altri due giri nel fango; i tempi sono sopra la media è vero, ma la sua prestazione, la sua umanità, merita certamente un encomio sincero.

 

 

L'ALBA CHE NON C'E':

Sono le sei, passate da poco, quando una timida luce si faspazio tra i nuvoloni di un cielo sempre più terso, è un'alba che non c'è, un sole che, in questa domenica di metà Aprile, ha deciso di starsene comodo a riposare, mentre la pioggia prima si placa, poi rincara la dose, letale...

La notte è passata, ma mancano ancora otto lunghissime ore.Si odono i primi 'basta', ma non molleranno, i ragazzi non molleranno e, dentro di loro, inconsciamente, lo sanno.

La classifica non è delle migliori per come si era messa il giorno prima, la notte ha tagliato le ali ai sogni di gloria dell'Odolese, ma la svolta sta arrivando, quasi come l'ennesimo temporale che non vuole dare tregua agli oltre 900 bikers partecipanti.

Alfio infila la tuta, barricato come un alpinista in missione sul K2, affronta i toboga, i lunghi rettilinei e le curve tra gli alberi del tracciato cremonese; impugna saldo il manubrio e spinge sui pedali mantenendo la concentrazione, cadere è sempre più facile, ma arriva sano e salvo dopo due giri e lancia Rudi, pennella il capitano e non smette di lottare, arriva al cambio stanco ma fiero. Tocca a Claudio, sente la fatica, ma spinge sempre quel rapportone come un ossesso, mentre l'acido lattico scorre e stringe i muscoli quasi in una morsa, va avanti con la testa laddove il fisico non lo sopporta e lancia con un 'dai gnaro!' Davide. Di gambe sta bene il classe '85, ma è di stomaco che soffre e rischia di stare male, ma attacca e sul fango sembra trovarsi a suo agio; il recupero è in pieno atto.Sotto il tendone spuntano i riccioli d'orati del coscritto Agostino che parte caricato dai compagni, passa il testimone ad Emanuele che, colpito da una forte tosse e da un dannato mal di gola, sta male, ma come un gladiatore porta a termine la prova.

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Altro gladiatore, ancora lui, Antonazzo non si riposa ma aiuta la squadra e continua preciso come un orologio svizzero. E Marzio?

Colpito da malesseri di ogni sorta riposa nella sua auto,sperando di riprendersi, la notte è stata dura ed il suo ruolo fondamentale,ora tocca agli altri.

 

 

OPERAZIONE RECUPERO:

Improvvisamente non si capisce se sono le altre squadre ad aver rallentato bruscamente o il GS Odolese ad aver cambiato marcia.

Il percorso è al limite dell'inguidabile ed è la tecnica dei giallo-neri a venir fuori sul fondo fangoso e scivoloso; addirittura recuperano un giro e vedono la top ten, mancano poco meno di tre ore e servirebbe un'impresa per riuscire a piazzarsi nei 10 di categoria.

Ultimo turno per i sette rimasti in gara.

 

 

ARIA D'IMPRESA:

E' subito il capitano Boschiroli a mettere in chiaro le cose con due tempi di tutto rispetto e continuando a mettere legna da ardere sul fuoco della rimonta. Giori è un osso duro a morire e lo dimostra nuovamente se ce ne fosse bisogno, mentre è Zecchi a sorprendere, veloce e costante, nel finale è forse il più fresco e spinge guardando per terra, con le gambe, con le braccia, con la mente. E' una maschera di fango ma recupera ed ora i noni sono ad una manciata di secondi, tocca a Ferla ed è proprio Davide a dire lui di fare un solo giro per poi ripassargli il testimone. Ancora Zecchi si rilancia all'attacco dei noni, in un ultimo giro a tutta, e li supera staccandoli. Il recupero è ormai in cassaforte con l'esperto Emanuele Bodei che lascia solo una scia di fango dietro di se da far assaggiare ai diretti inseguitori, quindi tocca ad Antonazzo chiudere in bellezza. Si va ben oltre le 24 ore di gara, e che gara...

 

 

STANCHI MA FELICI:

La classifica segna 'GS Odolese Mtb Conca d'OroA.S.D.' al nono posto di categoria e undicesimo assoluto, a soli cinqueminuti dai decimi assoluti!!!

Una grande prestazione, ma soprattutto una prestazione di squadra, così, in una gara dove è il gruppo a contare più del solista, questi intrepidi atleti, uomini, hanno unito le loro forze rendendosi partecipi dei problemi degli altri, spronandosi a vicenda, aiutandosi sempre, in ogni istante, ora dopo ora.

Perchè un gruppo unito non lo si vede soltanto in quei giri in sella, ma lo si apprezza mentre, sotto la pioggia battente, monta un gazebo per ripararsi, lo si vede quando uno a caso si fa carico di portare da mangiare ai compagni, lo si vede nelle difficoltà, proprio come in questa 24 ore.

Tutto questo a Cremona s'è visto, il resto è solo un nome con un risultato scritto su di un foglio bianco, a contare sono i ricordi, le emozioni, i sentimenti veri che i ragazzi del Gs Odolese sperano di provare a regalare anche in quel di Idro, il 30 e 31 Maggio.

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Alla prossima. 

 

 

 

P.S. Un particolare pensiero va al nostro 'solitario'Luciano Milani che per ore tiene un grandissimo passo, restando attaccato ai migliori di categoria assoluta, ma è costretto a cedere causa un incidente di gara con conseguente forte contusione al ginocchio. Siamo certi che il nostro Luciano venderà cara la pelle in quel di Idro, vogliamo celebrarlo così, con una sua immagine in azione.

 

 

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